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AREA TECNICA

In questa sezione presentiamo i nostri casi di analisi e le esperienze che possiamo scambiare e analizzare insieme ad ogni interessato.

Crediamo da sempre che il sapere consente di offrire migliori servizi e prodotti, ma senza condivisione non si può mai continuare a crescere né imparare di quanto la nuova e dinamica realtà di oggi ci può insegnare.
La forza e il consolidamento di ogni organizzazione non è il risultato di essere migliori bensì di essere disposti a mettersi in discussione, di avere la capacità di addattamento per costruire la realtà che vogliamo diventi il nostro futuro.

Ecco perché ogni esperienza che pubblichiamo va intesa in senso obiettivo, aperta a commenti e suggerimenti e con la possibilità di approfondire le analisi proposte, sulla base di quanto ritenuto opportuno dai pareri ricevuti. Ci auguriamo, fino in fondo, questa esperienza sia utile anche per costruire una nuova dimensione nella valorizzazione delle nuove tecnologie, tecniche e opportunità che oggi abbiamo a portata di mano.
Caso 1: L'uso reale di una motocicletta elettrica

Prima parte: Analisi Comparativa
Avuta l'opportunità di constattare in prima persona come funziona veramente un mezzo elettrico, non ci siamo lasciati passare l'attimo ed ecco a voi i risultati di un collaudo che - speriamo - duri "almeno" i 200000 km promessi dal ciclo di vita delle batterie.
Ecco che le caratteristiche costruttive di una nuova generazione di batterie al litio consentono di avere performance fin da subito imparagonabili con quanto si raggiungeva con le tecnologie tradizionali fino ad oggi. Stiamo parlando di batterie garantite per raggiungere i loro 1500 cicli di ricarica mantenendo ancora l'80% dell'autonomia e con un ciclo di vita completo che raggiunge i 2000 cicli. Nella pratica stiamo parlando che ai 150 km di base (reale) di autonomia queste batterie ci consentirebbero di raggiungere 300.000 km di vita utile del mezzo.
Sì! avete letto bene. Stiamo parlando di un livello di sviluppo tecnologico che, per chi scrive, significa che questa sola motocicletta è in grado di superare di quasi 2 volte la somma dei chilometri percorsi con le n. 13 motociclette precedenti (in più di 27 anni di uso).
Lo sviluppo tecnologico raggiunto consente oggi di fare un investimento che non solo rappresenta un risparmio assoluto in manutenzione e costo dell'energia ma anche di investire consapevolmente in un mezzo che uno sa che accompagnerà tutti i percorsi da fare per un tempo molto lungo e.., proficuo! (almeno per quanto riguarda il classico tratto casa - lavoro che, a conti fatti) rappresentano più del 90% dei km che uno fa lungo l'anno.., almeno per chi la moto l'usa in tutte le stagioni)
LiveBattery.it area experience
Ecco che vi presentiamo (a puntate, data la quantità delle informazioni generate) un riepilogo dell'esperienza di aver accettato la sfida di testare l'elettrico in prima persona. Uso che ha rappresentato, fin da subito, persino scordarsi del prezzo della benzina e delle soste al benzinaio e, persino, di mantenere in garage la cara moto tradizionale, visto che per le percorrenze fuori-mura (di anche più di 600 km in giornata) continua ad essere necessario appellare alle metodologie tradizionali di propulsione.

Passiamo però alle valutazioni concrete: il mezzo lo abbiamo acquistato con 1800 km e ha superato, oramai, i suoi primi 4500 km. Abbiamo quindi un buon accumulo di cifre concrete, e di uso reale, che meritano di tirare le somme e di presentare quanto significa l'esperienza di guidare e investire in un veicolo elettrico. Un'esperienza che in certi versi ci ha cambiato la prospettiva di cosa può significare il tragitto casa-lavoro spendendo la bellezza di 0,98 cent di €uro ogni 100 km di pianura (esperienza tirando il collo nelle velocità e senza badare troppo al risparmio..,) ma, soprattutto, cosa vuol dire viaggiare in assenza di rumori/vibrazioni/stress (neanche di dover quasi cambiare marcia!)
LiveBattery - Area Experience
Esperienza di Uso: Analisi della convenienza di un mezzo elettrico a Due Ruote
Il fatto concreto di scegliere un mezzo elettrico consente, da un lato, di avere un rapporto molto più efficiente e consapevole nel utilizzo dell'energia elettrica che sfruttiamo per la nostra mobilità. Stiamo parlando di avere a cruscotto una valutazione continua e in tempo reale di cosa significa il consumo elettrico ad ogni nostra velocità di percorrenza e modalità di accelerazione (a seconda ovviamente delle condizioni del traffico).
Facendo sempre il test con la Brammo Empulse R che, a fronte dei suoi 212 kg alla bilancia (e senza variazione di peso ovviamente per avere o meno il pieno.,) presenta 9,3 Kw di accumulo di energia pienamente sfruttabili per arrivare ad autonomie di:
180 km aprox. --> nel caso di traffico cittadino, con recupero di energia nei momenti di rilascio dell'acceleratore (e basse e discontinue velocità medie)
     * in queste condizioni con consumi medi istantanei che vanno dai 3,5 ai 4,5 kw e superano i 10 kw nel caso delle accelerazioni decise (dopo semaforo)
140 km aprox. --> nel uso tra statali - curve - città e percorrenze veloci (tipiche di uno spostamento casa - lavoro in pianura a tratte di 30 km circa)
     * in questa situazione con consumi più stabili e oscilanti tra i 4,5 e gli 8 kw quando manteniamo velocità continue attorno gli 80 kmh
80 km aprox. --> se ci lasciamo sfogare con medie autostradali attorno i 120 / 130 km/h
     * in questo scenario le velocità sono più stabili e lo sono anche i consumi che però si assestano tra gli 10 e i 13 kwh (modalità di massimo consumo)

Le cifre reali di evoluzione sono state registrate tenendo in considerazione anche che la temperatura ambientale è sempre stata tra 0° e 12°C e che con temperature più miti si dovrebbe avere un 15% ca in più di autonomia di quanto un uso così vicino allo zero termico.

A calcoli fatti, poi entreremo in analisi più dettagliate, significa che abbiamo un mezzo che, attacato la notte alla presa domestica di elettricità in garage (consumo max di 2,8 Kwh alla ricarica) e in non oltre 4 ore, ci da la possibilità di scordarci cosa significa doversi fermare in un benzinaio a fare il pieno (cosa che di fatto mi è successo quando mi sono accorto che nei primi due mesi di uso avevo lasciato la moto (a motore termico) in garage col pieno per solo accenderla ogni tanto e persino scordandomi dell'evoluzione del prezzo della benzina, che oggi tanto preme nei raggionamenti di ogni tasca.

Nell'impianto di casa abbiamo aggiunto un misuratore di corrente dedicato e un calcolo continuo del costo di ogni "pieno-elettrico" e quindi arrivando alla conclusione che gli 0,98 € di ogni ricarica al 100% consentono di avere un risparmio concreto ben superiore al 85% (potete vedere la tabella tecnica elaborata - e in continuo aggiornamento - sotto in questa pagina).
A conti fatti vuol dire che per ogni Euro speso in elettricità abbiamo guadagnato, almeno, quattro volte tanto nel solo consumo di benzina e senza tenere in considerazione altri costi aggiuntivi che rappresentano l'uso quotidiano di un motore endotermico, ovvero la virtuale cancellazione di costi di:
  • bollo e tasse (per le agevolazioni attuali così come l'assenza di limitazioni ZTL al traffico in ogni città)
  • manutenzione (sola necessità - per questo modello perché altri non hanno neanche questo bisogno - di cambiare 1 litro di olio 10 w 30 della scatola delle marce ogni 8000 km e 200 cc di liquido idraulico freni DOT 4, ogni anno)
  • usura (il cambio di manutenzione si riduce alle pastiglie di freno, sotto utilizzate per via dell'uso attivo del freno motore per recuperare energia, e del gruppo di trasmissione finale a catena che va cambiato al doppio di percorrenza di un mezzo normale, vista l'assenza di vibrazioni)
A conti fatti queste valutazioni significano che, se per un veicolo tradizionale il costo del mezzo (anche a due ruote) va perso in benzina nel superare chilometraggi attorno i 100.000 km, con un veicolo elettrico ci saremo risparmiati due volte il suo valore ogni 100.000 km, a confronto di un opzione a benzina di cilindrata media (750 cc.) e con i migliori consumi medi reali oggi raggiungibili (24 km /l ca. misurati)
Questo tipo di valutazione ci porta ad uno stato di "realtà" ben diversa di quanto si pensava fino a qualche anno fa (e ancora è un raggionamento presente in chi non ha mai provato un veicolo elettrico in proprio)

La situazione si presenta (riportando un saggio esempio del giornale online www.moto.it nella prova della Zero FXS e DSR di marzo 2016), come se noi avessimo da sempre usato un mezzo elettrico perché, ragionevolmente, più efficiente economicamente, comodo da guidare e ambientalmente efficiente a confronto di qualsiasi altra alternativa energetica e, dopo tutti questi assunti, un nostro conoscente inventore (senza tenere in considerazione le lobby fatte dagli anni 1900 dall'industria petrolchimica - perlopiù negli USA - per non consentire altre forme di mobilità) arrivassi da noi dicendo: Sai!? ho inventato un nuovo mezzo a due ruote, che scalda, fa rumore, ti fa sentire le vibrazioni.., inquina un casino.., e però è così fascinante nel suo uso!! probalo., merita davvero! .., avremmo fatta la prova? quindi perché non provare - invece l'elettrico?

Ecco come ci sentiamo dopo trovare certa asuefazione nel comfort di guida di un veicolo elettrico (senza virtualmente l'uso della frizione, senza vibrazioni, con le economie promesse confermate e piena consapevolezza di non inquinare mentre ci spostiamo). Unica eccezione fatta per l'attuale stato della tecnologia che non consente di avere velocità di ricarica con la rapidità in cui facciamo un pieno di combustibili tradizionali (nella sola situazione di spostamenti di vero viaggio fuori città)

Un'ultima valutazione che facciamo è il fatto che non solo non si emettono inquinanti (trattandosi di un mezzo a sistema propulsivo chiuso) ma neanche si consuma l'aria di cui noi stessi abbiamo bisogno per respirare. In quale proporzione? una macchina moderna a motore termico consuma tanto quanto produce un ettaro di alberi sani e maturi ovvero quanto circa 300 persone nelle stesse normali condizioni "di uso".

A voi le riflessioni.., e a breve continueremo con altre puntate le nostre valutazioni su quanto comporta il cambiamento alla propulsione e alla gestione di ogni nostra attività tramite energia elettrica e con speciale valore delle fonti rinnovabili a cui si sta man mano convertendo la rete di distribuzione.

Stay tunned!
Ulisse

Note della Redazione:
(ci potete seguire anche nella nostra pagina LIVEBATTERY su Facebook)
(questo articolo continuerà a breve coi titoli sotto riportati)
  • Aspetti di guida (a confronto dei veicoli tradizionali)
  • In quale contesto il miglior contributo da un mezzo elettrico
Futuri articoli su questa tematica/esperienza:

Seconda parte (in pubblicazione a breve): Analisi dell'Efficienza Energetica
Terza parte (in  pubblicazione a breve): Nuovi Profili della Mobilità Urbana
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